Con il cuore dentro una cassa: soggettività impossibili e il mancato dono della communitas in Marianna Sirca
Lucamante SFirst
2018-01-01
Abstract
Tra gli elementi che costituiscono l’impalcatura romanzesca di Marianna Sirca il più riuscito è lo studio delle passioni che muovono i due personaggi principali all’interno di una vicenda semplicissima, fin troppo banale: il loro amore impossibile e l’inevitabile crisi per chi soccombe al sistema. Se Marianna è consapevole del proprio destino che la vuole costretta a tenere il cuore chiuso in una cassa, intravvede, però, nell’inaspettato spiraglio offerto dall’incontro con Simone, il suo amico d’infanzia una “spinta trasgressiva” notata da Maria Elvira Ciusa. La spinta trasgressiva sono le pulsioni provocate in Marianna dalla presenza di un affetto –anche di natura erotica- che le offrono una possibilità di riscatto dalle norme sociali che di rado si incontrano nelle opere di questa fase della scrittura deleddiana, quali Elias Portolu, La madre, e Cenere. Le leggi del loro desiderio sono fortissime, soprattutto di quello di Marianna la quale si dispone ad attese lunghissime per rivedere il proprio amore. Altrettanto forti sono purtroppo le leggi per cui Marianna e Simone non sono “proprietari del loro comune” (Esposito 10); le leggi della comunità in cui vivono sono inesorabili.File | Size | Format | |
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