"Ho incatenato lingue ostili e bocche nemiche". Magia, parola e silenzio nel culto romano di Tacita Muta

GIUMAN
2015-01-01

Abstract

Il culto romano di Tacita, la ninfa resa muta da Giove perché colpevole di avere rivelato alla sorella Giuturna e a Giunone le mire che il dio nutriva su di lei, prevedeva una liturgia annuale assai complessa, di ambito manifestamente magico-funerario, che sembra ben tradurre sul piano del rito il complesso rapporto che nell’antichità classica lega il buon uso della parola al mondo femminile.
2015
Italiano
1
1
1
23
23
Esperti anonimi
scientifica
Antichità; Rituale; Silenzio; Mito; Culto
no
Giuman, Marco
1.1 Articolo in rivista
info:eu-repo/semantics/article
1 Contributo su Rivista::1.1 Articolo in rivista
262
1
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