Utilità della scintigrafia con 99MTC-SestaMIBI nella diagnosi e nella gestione della tireotossicosi indotta da amiodarone.
Mariotti S;Serra A;Piga M;Boi F.
2008-01-01
Abstract
INTRODUZIONE La tireotossicosi indotta dall’amiodarone (AIT) può essere effetto di una eccessiva sintesi e rilascio di ormoni tiroidei causata dal carico di iodio in pazienti con preesistenti tireopatie, come gozzo diffuso o nodulare (AIT tipo I), o di un processo distruttivo della tiroide in soggetti senza tireopatie (AIT tipo II). Sebbene non frequenti, si possono osservare quadri misti delle due forme di tireotossicosi. La differenziazione tra queste due entità è considerata essenziale per una corretta scelta terapeutica. SCOPO DELLO STUDIO Scopo del presente studio è stato quello di valutare l’utilità della scintigrafia con 99mTc-sestaMIBI in associazione alle altre metodiche diagnostiche nella diagnosi differenziale delle diverse forme di AIT. PAZIENTI E METODI La scintigrafia con 99mTc-sestaMIBI è stata eseguita in 20 pazienti al momento della diagnosi di AIT. I risultati sono stati confrontati con gli esami biochimici e strumentali che includevano il dosaggio degli ormoni tiroidei (FT4, FT3, TSH), degli autoanticorpi anti-tiroide (AbTg, AbTPO, TRAb), con l’ecocolordoppler tiroidea (CFDS), la scintigrafia tiroidea con 99mTcO4- e la curva di iodocaptazione. RISULTATI Sulla base degli esami clinici, di laboratorio, strumentali (esclusa la scintigrafia con 99mTc-sestaMIBI) e sulla risposta alla terapia, è stata posta diagnosi di AIT tipo I in 6 pazienti, di AIT tipo II in 10 soggetti e nei rimanenti 4 casi una forma mista di AIT. La scintigrafia con 99mTc-sestaMIBI mostrava un aumento omogeneo della captazione in 6/6 pazienti con AIT tipo I, mentre nessuna captazione si riscontrava nei 10/10 pazienti con AIT tipo II. Nei restanti 4 pazienti che presentavano una forma mista di AIT, si evidenziava una debole ma persistente captazione del MIBI in 2 casi e un incremento della captazione seguito da un rapido wash out (entro 10 minuti) negli altri 2 casi. Confrontata con le altre metodiche diagnostiche (incluso il CFDS della tiroide), la scintigrafia con 99mTc-sestaMIBI permetteva la migliore discriminazione tra AIT tipo I e AIT tipo II, e forniva ulteriori informazioni per la corretta identificazione delle forme miste di AIT. CONCLUSIONI Questo studio dimostra che la scintigrafia con 99mTc-sestaMIBI rappresenta una metodica semplice ed efficace che agevola la diagnosi differenziale delle diverse forme di AIT, permettendo un corretto approccio terapeutico.Items in DSpace are protected by copyright, with all rights reserved, unless otherwise indicated.