Corrispondenze, geroglifici, scritture: antica sapienza e filosofia della natura in Emanuel Swedenborg
CRASTA, FRANCESCA MARIA
2007-01-01
Abstract
Nel saggio viene affrontato il tema della coesistenza, in uno stesso contesto storico-filosofico, di diversi modelli di razionalità. Il Settecento offre, sotto questo particolare punto di vista, un’occasione per mettere a fuoco il perdurare, spesso conflittuale, di tradizioni legate alla cultura classica e rinascimentale insieme al formarsi di nuove logiche, caratterizzate dall’adozione di criteri di tipo razionalistico-cartesiano. La filosofia della natura di Emanuel Swedenborg (1688-1772) è un esempio evidente della saldatura tra differenti tradizioni di pensiero all’interno di uno stesso percorso intellettuale. Nella sua opera possono essere infatti individuati passaggi, tra loro complementari, che ben rappresentano la sovrapposizione fra conoscenze riconducibili all’ambito della sapientia veterum e gli apporti della nuova filosofia naturale, legata ai paradigmi razionalistici di Descartes, Leibniz e Newton. Il problema del rapporto tra anima e corpo e quello dell’immortalità dell’anima e della vita ultraterrena, mettendo in luce l’insufficienza del modello meccanicistico nella comprensione della realtà nella sua interezza, impongono il recupero di autori e testi antichi, nel tentativo di ridefinire l’idea dell’essere in termini di unità, di vitalità e di corrispondenza tra spirito e materia.Items in DSpace are protected by copyright, with all rights reserved, unless otherwise indicated.